Da "Nuove Aurore": L'alberello

Il piccolo alberello
appena piantato,
viene sbattuto a destra e a manca,
dal vento impetuoso.
Si sente perduto,
il calore e l'amore
che aveva avuto fino a ieri
nell'accogliente serra,
sono improvvisamente svaniti.
Si chiede: ...

Da "Fermenti di vita": Primo giorno di scuola

Dopo avermi lavato il faccino e raccolto in due treccine i miei lunghi capelli, la mamma mi aiutò ad infilare il grembiulino, che essa aveva accuratamente stirato. Mi sistemò ben benino il colletto ed annodò il bel fiocco rosa. Mi guardò compiaciuta, mi fece una carezza e con un sorriso mi porse la cartella.

Ci avviammo verso la scuola, che era un po’ distante da casa. Man mano che ci avvicinavamo, il mio cuore batteva sempre più velocemente per le emozioni contrastanti.

Ogni tanto, incontravamo altri bambini che si dirigevano anch’essi a scuola.

La porta era già aperta, entrammo; ricordo che era una grande stanza con due finestre, anch’esse grandi. Allineati in più file, c’erano banchi e sedie, un po’ malandati e con qualche macchia d’inchiostro.

A quei tempi, non c’era la penna “biro” e quelle stilografiche nessuno di noi le aveva mai viste. Si scriveva con una semplice penna a pennino: un’asticella di legno di forma conica allungata, simile ad una matita, con una punta di metallo all’estremità, intercambiabile, che si doveva, di tanto in tanto, bagnare nell'inchiostro, contenuto in un calamaio, posto solitamente nell’estremità superiore del banco.

Poi c’era la cattedra, un gran tavolo con dei cassetti. Sopra di essa erano poggiati dei libri, nuovi di zecca, che emanavano un profumo particolare. Sulla parete dietro alla cattedra, era appeso un crocifisso.

Sul lato destro della cattedra, c’era un’enorme lavagna. Dietro questa, per terra, c’era un cuscino. Nei giorni che seguirono, seppi, che quel cuscino era ripieno di chicchi di granoturco e serviva come…

Da "Quando l'immagine diventa poesia": Vorrei... "Voglio!"

Vorrei volare nell’aria leggera,
sulle ali di una rondinella,
e nel tepore della primavera,

splendere di luce come una stella.

Quando le nubi coprono il cielo
e il vento con impeto si scatena,
vorrei essere avvolta in un magico velo
e .......


Da "Freundschaft in der Fremde": Auswandern

An jenem fernen Tag 
verliess ich mein Land Italien
im Herzen ein trauriges Lied,
umhüllt von einem Schleier der Wehmut.


Da "Sole di mezzanotte": Il sogno avverato

Sdraiata sulla sabbia dorata,
sulla riva del mare mi sono addormentata,
cullata dal fruscio delle onde, 
ho sognato una bella storia d'amore.
Ho visto all'orizzonte una nave navigare
sulle onde del mare lentamente scivolare,
pian piano sotto i raggi del sole,
con grazia maestosa arrivare sulla riva.

Stupita l'ammiro un po' incuriosita
mentre un bell'uomo dalla nave mi sorride,
il suo bel viso luminoso come il sole...


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


zurück zu LibriHomeE-Mailvor zu Contatto